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Pro.di.Gio. nasce dalla necessità di stimolare la cittadinanza attiva, portando un numero sempre crescente di persone ad interessarsi della vita politica della propria città. Siamo cittadini tra i cittadini che vogliono contribuire con le loro idee, con i loro progetti, con il controllo sull’attività amministrativa, a migliorare l’azione politica delle diverse parti presenti in campo.
Queste sono le prime parole di Donato Colacicco, fondatore di PRO.di.GIO. che ha aperto il primo evento pubblico del movimento dalle ultime elezioni, tenutosi Domenica 3 Marzo in Piazza Plebiscito, chiamato “La Buona Amministrazione.”, Chi l’ha vista?
L’intervento è continuato sottolineando che nella scorsa campagna elettorale, i politici di Gioia, ed in particolar modo la coalizione di Povia, ci promettevano il contributo determinante dell’esperienza in loro possesso per amministrare bene il nostro comune. Ciò che oggi è sotto gli occhi di tutti è la mancanza di idee nuove e la mediocrità di amministratori capaci al massimo di aumentare le tasse. Negli atti di questa amministrazione, l’interesse dei singoli prevale su quello della comunità. Un esempio è la convenzione approvata dal consiglio comunale dove si va incontro ulteriormente ad una speculazione edilizia a vantaggio del singolo invece di programmare la città del futuro con una chiara vocazione artigianale/turistica.
Quotidianamente l’incapacità di questa amministrazione si traduce in atti non del tutto in linea con la normativa vigente, nonostante i lauti compensi ad essa riservati. Un esempio è il Segretario comunale, che a fronte di quasi 150.000 euro di emolumenti, produce atti sbagliati (es. nomina della commissione sui tributi), che possono portarci ulteriori costi dovuti ai contenziosi che generano. Attualmente l’intero ammontare del contenzioso aperto per il comune è di circa 20 milioni di Euro.
Donato Colacicco ha concluso l’intervento con un appello alla cittadinanza, sottolineando che il cittadino deve partecipare alla vita politica e non deve accettare il voto di scambio barattando ciò che è nel suo diritto. La legalità e
la trasparenza sono un’opportunità di crescita e di miglioramento e non un vincolo rigido. Solo i mediocri hanno necessità di aggirare le regole per andare avanti.